Scarichi acque

Ultima modifica 13 febbraio 2024

Per potere scaricare acque reflue occorre munirsi di apposita Autorizzazione allo scarico. In base alle normative vigenti, gli scarichi possono essere:
domestici (acque di scarico provenienti da insediamenti di tipo residenziale o da servizi igienici, e derivanti dal metabolismo umano e da attività domestiche);
industriali (qualsiasi tipo di acque scaricate da edifici od installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento);
Le presenti tipologie di scarico possono recapitare:
– in fognatura pubblica;
– in acque superficiali;
– nel suolo.
In attuazione al “Regolamento di fognatura e depurazione”, gli scarichi industriali che recapitano nel collettore pubblico possono poi essere classificati anche come scarichi industriali assimilabili ai domestici, classificazione che viene attribuita dall’Ente Gestore in base alla natura dello scarico.
Per quanto riguarda gli scarichi produttivi consultare la sezione: Autorizzazione unica ambientale AUA.

Alcuni riferimenti normativi:
– D.Lgs n.152/2006 smi;
– D.P.R n.59/2013;
– Legge Regionale n.5/2006;
– Delibera di Giunta Regionale n.1053/2003;
– Legge Regionale n.7/83;
– Regolamento del servizio di fognatura e depurazione vigente (approvato da ATO il 23/11/2005);
– Delibera di Giunta Comunale n.305/2004;
– Regolamento Edilizio comunale vigente;
– Regolamento d’Igiene comunale vigente.

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